“Settimana dell’Educazione”, Monte Sant’Angelo festeggia con gli studenti

Una mattinata all’insegna dell’educazione, del rispetto e del vivere bene insieme in comunione con il prossimo. Queste le prerogative che hanno sancito il successo della “Settimana dell’Educazione” che si è svolta a Monte Sant’Angelo. All’evento hanno partecipato il Vicesindaco Felice Scirpoli, Mons. Castoro e gli alunni dell'Istituto Comprensivo "Giovanni Tancredi - Vincenzo Amicarelli" di Monte Sant'Angelo promotori dell’iniziativa. 

Riportiamo la dichiarazione che il Vice Sindaco, Felice Scirpoli, ha rilasciato all’inaugurazione: 

«Complimenti per questa giornata, per l’organizzazione di questa settimana dell’educazione. È bellissimo vedere a questo tavolo ancora una volta tutte le agenzie educative del territorio: la scuola, naturalmente, la chiesa, le istituzioni. È una foto, questa, che deve rimanere impressa nei nostri occhi: insieme, solo insieme, possiamo offrire soluzioni ed essere fautori del cambiamento, della formazione di una nuova generazione. Oggi parliamo di futuro, di speranza, di responsabilità, perché educazione significa anche questo.

“Educare è come seminare: il frutto non è garantito e non è immediato, ma se non si semina è certo che non ci sarà raccolto”, diceva il cardinale Martini.

Naturalmente il tema mi vede molto coinvolto, prima umanamente e poi professionalmente.

Amo il mio lavoro, anche io sono un insegnante, e ho questo grande privilegio: lavorare con i bambini che spesso sono i nostri insegnanti.

Ci insegnano a vedere il mondo con occhi diversi. Ad apprezzare le piccole cose. 

A sorridere. A stupirci, sempre. A non aver paura. Ad amare.

Ecco, “Per poter educare, bisogna amare”, diceva Papa Giovanni Paolo II.

Nei loro confronti abbiamo una grande responsabilità: insegnare loro a tracciare la strada del futuro. Aiutarli a tracciare quella strada. Educarli a sognare un mondo migliore.

A disegnare quello che un giorno sarà la loro città, i loro spazi.

Mandela diceva: “L'educazione è il grande motore dello sviluppo personale. È grazie all'educazione che la figlia di un contadino può diventare medico, il figlio di un minatore il capo miniera o un bambino nato in una famiglia povera il presidente di una grande nazione. Non ciò che ci viene dato, ma la capacità di valorizzare al meglio ciò che abbiamo è ciò che distingue una persona dall'altra”.

Questo quindi, il nostro compito: valorizzare al meglio ciò che abbiamo.

Cari bambini, voi siete abituati a prestarvi la matita, la penna, che rappresentano un segno di condivisione, di amicizia, di rispetto. 

Io, oggi, invece, ho preso in prestito alcune delle parole dei più grandi personaggi che hanno scritto pagine importanti della nostra storia, ma, se ci pensate, hanno tutti lo stesso filo conduttore, tutti raccontano i “colori dell’educazione”: se abbiamo rispetto dell’amico, rispetto di chi è diverso da noi, rispetto per chi la pensa diversamente da noi, attenzione per chi è meno fortunato di noi, rispetto per l’arte, per la cultura, la cura dell’ambiente, l’amore per la propria città, a riconoscere la bellezza, quella vera, quella autentica, il futuro lo costruiremo oggi, educando i nostri bambini a fare propri questi valori.

È compito nostro aiutarli a creare un mondo all’altezza delle loro aspettative.

Tutti insieme e nessuno si senta escluso.

Grazie a tutti voi per questo bellissimo momento di condivisione e di educazione».