Maria Grazia Barone - Una storia da raccontare
Venerdì 28 novembre, appuntamento con un compleanno speciale per la città di Foggia: quello della Casa di Riposo della Fondazione Maria Grazia Barone, che festeggia 80 anni nel campo dell’assistenza agli anziani.
La celebrazione avrà luogo nel Teatro della storica struttura, in via Marchese de Rosa 1. I lavori prenderanno il via alle 19, con il saluto delle autorità. Seguirà la relazione del Presidente della Fondazione Maria Grazia Barone, la dottoressa Alba Mazzeo. La conclusione sarà curata dall’Arcivescovo di Foggia-Bovino, Mons. Francesco Pio Tamburrino. A moderare gli interventi, il giornalista Filippo Santigliano.
La serata, alla quale saranno presenti anche gli ospiti della Casa di Riposo, sarà impreziosita dalla performance del Coro Dauno “Umberto Giordano”, diretto dal maestro Luciano Fiore. Per l’occasione, il Coro di Voci bianche, il Coro giovanile e il Coro polifonico, accompagnati dal pianoforte del maestro Giuseppe Fabrizio, intoneranno alcuni dei classici del loro repertorio: tra questi, il Va pensiero di Giuseppe Verdi, il gospel As the deer, I believe I can fly, lo spiritual Oh happy day e la Tammurriata fuggianella.
Nel corso della celebrazione, sarà presentato anche il video “Una storia da raccontare”. A conclusione sarà possibile degustare un buffet. La partecipazione alla serata è esclusivamente su invito.
La Casa di Riposo della Fondazione fu istituita nel 1934, secondo le disposizioni contenute nel testamento di Maria Grazia Barone, reso pubblico alla morte della nobildonna foggiana, nel 1918. La Fondazione che da lei prende il nome nacque nel 1920: quattordici anni dopo, si concluse la costruzione dello splendido edificio che, ancora oggi, ospita la Residenza per anziani.
Negli anni Ottanta, una radicale ristrutturazione interna ampliò la ricettività della struttura a 350-400 ospiti. Ad oggi, la Residenza per anziani Maria Grazia Barone Onlus è un fondamentale punto di riferimento per chi entra nella terza età e una garanzia per i familiari, che affidano i propri cari a personale competente e attento ad ogni esigenza degli ospiti.
LA STORIA DELLA FONDAZIONE MARIA GRAZIA BARONE
La storia della Fondazione inizia il 10 maggio del 1900, con il testamento olografo di Maria Grazia Barone, vedova del Marchese Giacomo Celentano, già sindaco di Foggia nel 1885. Il documento fu reso pubblico il 14 novembre del 1918, a seguito della morte della nobildonna foggiana: nelle sue ultime volontà, Maria Grazia Barone destinò tutte le sue proprietà alla istituzione di una fondazione per gli anziani poveri della sua città.
Nel 1920 nacque la Fondazione, il cui primo presidente fu un sacerdote, Mons. Luigi Cavotta. Nello stesso periodo, dopo l'acquisto di un'area di 44mila mq in fondo a corso Giannone, presero il via i lavori per la costruzione della sede, diretti dall'ingegnere Carlo Celentano Ungaro.
Nel 1929 a Mons. Cavotta subentrò il duca Giovanni Barone, nipote della nobildonna e grande agricoltore: sotto la sua presidenza, nel 1934, la sede della Fondazione fu terminata. Erano gli anni della “Grande Foggia”, durante i quali, con la realizzazione di opere come l’INCIS, la Casa del Contadino, la sede dell'INPS, il Palazzo degli Studi e il Palazzo di Città, Foggia si trasformava da grosso paese rurale in una città importante e al passo con i tempi.
L’Opera Pia Barone appartiene però solo temporalmente a quest’epoca, essendo una istituzione privata e quindi non ideata dal regime fascista dell'epoca. Tanto è vero che l'inaugurazione, che sarebbe potuta avvenire l'8 settembre 1934, giorno della visita di Mussolini a Foggia per il varo di altre opere, avvenne quasi in sordina tre settimane prima, il 15 agosto 1934.
Negli anni Ottanta la struttura conobbe una radicale ristrutturazione interna, che ne ampliò la ricettività sino a 350-400 ospiti. Oggi la Fondazione è Casa di Riposo e Residenza Sociosanitaria Assistenziale per anziani.
La celebrazione avrà luogo nel Teatro della storica struttura, in via Marchese de Rosa 1. I lavori prenderanno il via alle 19, con il saluto delle autorità. Seguirà la relazione del Presidente della Fondazione Maria Grazia Barone, la dottoressa Alba Mazzeo. La conclusione sarà curata dall’Arcivescovo di Foggia-Bovino, Mons. Francesco Pio Tamburrino. A moderare gli interventi, il giornalista Filippo Santigliano.
La serata, alla quale saranno presenti anche gli ospiti della Casa di Riposo, sarà impreziosita dalla performance del Coro Dauno “Umberto Giordano”, diretto dal maestro Luciano Fiore. Per l’occasione, il Coro di Voci bianche, il Coro giovanile e il Coro polifonico, accompagnati dal pianoforte del maestro Giuseppe Fabrizio, intoneranno alcuni dei classici del loro repertorio: tra questi, il Va pensiero di Giuseppe Verdi, il gospel As the deer, I believe I can fly, lo spiritual Oh happy day e la Tammurriata fuggianella.
Nel corso della celebrazione, sarà presentato anche il video “Una storia da raccontare”. A conclusione sarà possibile degustare un buffet. La partecipazione alla serata è esclusivamente su invito.
La Casa di Riposo della Fondazione fu istituita nel 1934, secondo le disposizioni contenute nel testamento di Maria Grazia Barone, reso pubblico alla morte della nobildonna foggiana, nel 1918. La Fondazione che da lei prende il nome nacque nel 1920: quattordici anni dopo, si concluse la costruzione dello splendido edificio che, ancora oggi, ospita la Residenza per anziani.
Negli anni Ottanta, una radicale ristrutturazione interna ampliò la ricettività della struttura a 350-400 ospiti. Ad oggi, la Residenza per anziani Maria Grazia Barone Onlus è un fondamentale punto di riferimento per chi entra nella terza età e una garanzia per i familiari, che affidano i propri cari a personale competente e attento ad ogni esigenza degli ospiti.
LA STORIA DELLA FONDAZIONE MARIA GRAZIA BARONE
La storia della Fondazione inizia il 10 maggio del 1900, con il testamento olografo di Maria Grazia Barone, vedova del Marchese Giacomo Celentano, già sindaco di Foggia nel 1885. Il documento fu reso pubblico il 14 novembre del 1918, a seguito della morte della nobildonna foggiana: nelle sue ultime volontà, Maria Grazia Barone destinò tutte le sue proprietà alla istituzione di una fondazione per gli anziani poveri della sua città.
Nel 1920 nacque la Fondazione, il cui primo presidente fu un sacerdote, Mons. Luigi Cavotta. Nello stesso periodo, dopo l'acquisto di un'area di 44mila mq in fondo a corso Giannone, presero il via i lavori per la costruzione della sede, diretti dall'ingegnere Carlo Celentano Ungaro.
Nel 1929 a Mons. Cavotta subentrò il duca Giovanni Barone, nipote della nobildonna e grande agricoltore: sotto la sua presidenza, nel 1934, la sede della Fondazione fu terminata. Erano gli anni della “Grande Foggia”, durante i quali, con la realizzazione di opere come l’INCIS, la Casa del Contadino, la sede dell'INPS, il Palazzo degli Studi e il Palazzo di Città, Foggia si trasformava da grosso paese rurale in una città importante e al passo con i tempi.
L’Opera Pia Barone appartiene però solo temporalmente a quest’epoca, essendo una istituzione privata e quindi non ideata dal regime fascista dell'epoca. Tanto è vero che l'inaugurazione, che sarebbe potuta avvenire l'8 settembre 1934, giorno della visita di Mussolini a Foggia per il varo di altre opere, avvenne quasi in sordina tre settimane prima, il 15 agosto 1934.
Negli anni Ottanta la struttura conobbe una radicale ristrutturazione interna, che ne ampliò la ricettività sino a 350-400 ospiti. Oggi la Fondazione è Casa di Riposo e Residenza Sociosanitaria Assistenziale per anziani.
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