lunedì 24 novembre 2014

Aumenta acquisto di alimentari e farmaci contraffatti

Per tre consumatori su quattro l’acquisto di prodotti illegali e contraffatti o l’uso di servizi irregolari è piuttosto normale e soprattutto è ritenuto utile per chi si trova in difficoltà economica, tanto che il 70% di loro ritiene che la ragione principale dell’acquisto contraffatto sia di natura economica: si pensa di fare un buon affare, ancor più se i soldi non bastano. Ma a far pensare è soprattutto l’aumento degli acquisti di alimentari e prodotti farmaceutici contraffatti, che sale rispettivamente di quasi il 10% e del 6% in un anno.

Lo dice un’indagine Confcommercio-Format sul sentiment di imprese e consumatori verso l’illegalità, la contraffazione e l’abusivismo, diffusa in vista della Giornata di mobilitazione nazionale “Legalità, mi piace” che si terrà il 26 novembre. I dati evidenziano che comprare illegale, nonostante i rischi per la sicurezza e la salute, sta diventando normalità ed è ritenuto utile per chi si trova in difficoltà economica, oltre che configurarsi sempre più spesso come scelta consapevole da parte dei consumatori. Nel dettaglio, il 27% dei consumatori ha dichiarato di aver acquistato almeno una volta nel 2014 un prodotto o un servizio illegale (+1,4% rispetto al 25,6% del 2013): si tratta soprattutto di uomini fra i 35 ed i 44 anni, residenti nelle grandi aree metropolitane.

Aumenta soprattutto l’acquisto di alimentari (+9,9% nel 2014) e di farmaceutici contraffatti (+6,1% nel 2014), “a testimonianza – dice la ricerca – di quanto la crisi stia incidendo sui bilanci delle famiglie”. Fra i prodotti contraffatti più acquistati c’è ancora l’abbigliamento (46,6% quest’anno rispetto al 41,2% del 2013, con un aumento di oltre il 5%), seguito dai prodotti alimentari (38% nel 2014 contro il 28,1% dell’anno precedente, con un aumento del 10% circa); ci sono poi orologi, gioielli, occhiali (33% quest’anno rispetto al 29,2% del 2013), prodotti di pelletteria (24,9% nel 2014 contro il 26,9% dello scorso anno), scarpe e calzature (23,3% quest’anno rispetto al 21% dell’anno precedente), farmaci e prodotti parafarmaceutici (21,2% contro il 15,1% del 2013). Come evidenzia l’indagine, “il forte aumento dell’acquisto contraffatto soprattutto di alcuni prodotti, come gli alimentari e i farmaceutici, è un segno evidente delle difficoltà economiche dei consumatori stretti nella morsa della crisi”.

Per oltre il 70% dei consumatori la ragione principale dell’acquisto di prodotti o servizi illegali è sostanzialmente di natura economica (“si pensa di fare un buon affare, risparmiando” oppure “non si hanno i soldi per comprare prodotti legali”) mentre tre consumatori su quattro sono d’accordo con l’affermazione secondo la quale l’acquisto dei prodotti illegali o l’utilizzo di servizi irregolari è piuttosto normale e per di più si rivela utile per chi è in difficoltà economica visto il periodo di crisi. Aumenta inoltre la percentuale di consumatori che afferma che l’acquisto illegale è fatto in modo consapevole: lo ammette il 32,1% nel 2014 contro il 19,8% del 2013, con un aumento del 12,3%, mentre diminuisce (dal 36,2% al 32%) la percentuale di chi ritiene che l’acquisto non avvenga in modo consapevole.

Per quanto riguarda invece il generale livello di informazione, soltanto il 56% circa dei consumatori conosce il rischio di incorrere in sanzioni amministrative per gli acquirenti di prodotti o servizi illegali.

www.helpconsumatori.it

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