domenica 7 settembre 2014

Gargano, sedotto e abbandonato

L'Editoriale di Nico Baratta

Il Governo promette interventi urgenti per arginare la catastrofica emergenza che in queste ore sta dilaniando la Montagna del Sole. Un nubifragio che ha mietuto vittime, distrutto case e poderi, ha “crepato il cuore” a noi tutti della provincia di Foggia. Un nubifragio che, per la precaria condizione geologica del Gargano, aggravata dalla disequilibrata situazione morfologica di un terreno argilloso modificato per far spazio a  costruzioni di cemento urbano, ha innescato il temuto affetto catastrofico delle frane. Acqua, fango, detriti vari, che hanno invaso centri abitati, campagne, spiagge, strade, ingoiando tutto quello che trovavano lungo il loro percorso.
La Montagna del Sole ancora una volta al centro dell’attenzione pubblica non per le bellezze naturali, bensì per la furia disruttiva che non colpevole la natura ha avuto effetto sulle popolazioni e il territorio. Non colpevole, certo, poiché la natura si manifesta nel suo stato naturale. Diversamente è il suo comportamento artificiosamente mutato dal nostro.
In tanti anni il Gargano è stato sfruttato dall’uomo, seviziato, stuprato del bene più prezioso che aveva: la natura. In essa ha piantato radici di cemento estirpando quelle legnose, svilendone la sua bellezza e rendendolo fragile nella sua struttura. Tutti ingredienti aggiunti dall’uomo che hanno indebolito le basi della Montagna.
In queste ore alcuni centri urbani e rurali del Gargano stanno vivendo da più giorni momenti di disperazione. Si sono abbattuti violenti nubifragi che hanno sbriciolato il fragile terreno di un Gargano dimenticato dalle istituzioni e sedotto quando servono voti. La situazione è catastrofica. Ne parlano tutti i media nazionali e internazionali. Le ambasciate straniere invitano i loro connazionali a rientrare per evitare perdite umane. L’economia è in ginocchio e chi sperava in un settembre più redditizio ha deposto le armi chiudendo ombrelloni e annullando prenotazioni nei vari alberghi e camping.
Da tutti i centri della Capitanata sul Gargano son giunti aiuti. La Protezione Civile e le autorità locali sono all’opera. La Prefettura è in continua azione e in essa vi è il centro di crisi operante H24. Sua Eccellenza il Prefetto di Foggia, Maria Luisa Latella, ancora una volta sta svolgendo un lavoro encomiabile in soccorso al territorio.
E le istituzioni regionali e nazionali cosa fanno ? Dove sono? Che intenzioni hanno?
In rete, sui vari social network si è scatenato un cruento attacco alle istituzioni. Molti chiedono aiuti nazionali, altri chiedono la presenza e interventi dei nostri politici eletti a Bari e a Roma. « Cosa vengono a fare ? Non se sono mai interessati del Gargano non ci servono le passerelle !!!!!!» uno dei duri commenti scritti su Facebook.
Domani alcuni centri colpiti dal nubifragio saranno visitati dal Presidente delle Regione Puglia, Nichi Vendola, e dal capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli. È confermata anche la presenza del Ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti. Una visita dovuta che dovrebbe sortire soluzioni e maggiormente fondi. Si parla di decine di milioni di euro di danni che il Gargano ha subito. Visite, vicinanze, attenzioni, che servono ben poco a chi sta piangendo la sua distruzione per opera della natura modificata dall’uomo. « Che cazzo ci va a fare Vendola?!?! A prendere di nuovo x il culo tutti...» La dura affermazione, condivisa da molti cybernauiti, di Raffaele Totaro scritta su Facebook nel profilo di NewsGargano. Non è da meno Vittorio De Padova che sul suo profilo di Facebook accusa l’assenza delle istituzioni nazionali «Ci sono state vittime, danni.....nessun rappresentante del Governo ha fatto un sopralluogo.....il Gargano si rialzerà e alle prossime elezioni dove sicuramente non faranno mancare la loro presenza....noi ci faremo trovare con le mazze....». Ovviamente queste sono solo alcune delle affermazioni che si possono leggere sui social network: ve ne sono tante e tutte che convergono accusando chi ha potere politico.
Certo, tutti si scagliano contro chi dovrebbe e doveva anzitempo pensare al Gargano. Contro chi doveva evitare lo “spergiuro” dell’abusivismo edile. Una pernacchia a chi da anni ha lottato per preservare una perla del Belpaese dalla speculazione di politici faccendieri che con la loro “lingua fluente” hanno promesso oro colato ed invece hanno dato cemento edificato dopo distruzioni incendiarie per far spazio alle radici di bitume e cemento.
La visita dei politici servirà? O sarà l’ennesima passerella cerca voti di chi a mesi sarà chiamato alle urne? Del resto il Gargano è stato sempre terreno fertile per chi ha campato sulle spalle dei cittadini. Lo è tutt’ora, con i nostri rappresentanti che diramano comunicati stampa, come se l’attività politica (ormai un lavoro a tempo pieno pagato con i nostri soldi) conferita loro fosse solo quella di parlare invece di agire.
Nel frattempo c’è chi piange il caro Antonio Facenna che per salvare il suo piccolo podere, che era il suo sostentamento, ha perso la vita in un mare di fango. C’è chi piange Vincenzo Blenx, e chi altri cari non ancora ritrovati. C’è anche chi durante il soggiorno in un resort nella Piana di Mattinatella a circa 30 km da Vieste, ha vissuto un’avventura verosimilmente terminata bene. Un ragazzo di colore (B.C. le sue iniziali), originario del Gambia e residente a Foggia, voleva ritornare nel capoluogo per evitare di essere coinvolto nel disastro che si stava abbattendo nei pressi dov’era ospite. Erano le undici di sera e doveva prendere il pullman. Non potendo utilizzare la biglietteria ubicata nel paese, ha deciso di acquistare il biglietto sul mezzo, Non gliel’hanno permesso per alcune regole aziendali vigenti di controllo e obliterazioni dell’azienda di trasporto. Qualcuno ha gridato al razzismo, altri a troppo zelo aziendale. Non sappiamo quale dei due motivi ha costretto il giovane di colore a far ritorno nel resort, in preda alla paura. Di una cosa siamo certi, che nella situazione in cui versava l’area, minacciata dalla furia della natura mutata dall’uomo, l’azienda dei trasporti poteva straordinariamente cambiar le regole.
Del resto dimenticare il Gargano è anche non comprendere chi ha paura del Gargano, specie quando la Montagna del Sole s’incazza con chi lo ha sedotto e lo sta facendo tutt’ora. La politica serve; non servono politici politicanti che promettono fumo a fronte di voti.

Ad Maiora!
Ubicazione: 71014 San Marco in Lamis FG, Italia

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