Gargano, sedotto e abbandonato
L'Editoriale di Nico Baratta
Il
Governo promette interventi urgenti per arginare la catastrofica
emergenza che in queste ore sta dilaniando la Montagna del Sole. Un
nubifragio che ha mietuto vittime, distrutto case e poderi, ha “crepato
il cuore” a noi tutti della provincia di Foggia. Un nubifragio che, per
la precaria condizione geologica del Gargano, aggravata dalla
disequilibrata situazione morfologica di un terreno argilloso modificato
per far spazio a costruzioni di cemento urbano, ha innescato il temuto
affetto catastrofico delle frane. Acqua, fango, detriti vari, che hanno
invaso centri abitati, campagne, spiagge, strade, ingoiando tutto
quello che trovavano lungo il loro percorso.
La Montagna del Sole ancora una volta al
centro dell’attenzione pubblica non per le bellezze naturali, bensì per
la furia disruttiva che non colpevole la natura ha avuto effetto sulle
popolazioni e il territorio. Non colpevole, certo, poiché la natura si
manifesta nel suo stato naturale. Diversamente è il suo comportamento
artificiosamente mutato dal nostro.
In tanti anni il Gargano è stato sfruttato dall’uomo, seviziato, stuprato del bene più prezioso che aveva: la natura. In essa ha piantato radici di cemento estirpando quelle legnose, svilendone la sua bellezza e rendendolo fragile nella sua struttura. Tutti ingredienti aggiunti dall’uomo che hanno indebolito le basi della Montagna.
In tanti anni il Gargano è stato sfruttato dall’uomo, seviziato, stuprato del bene più prezioso che aveva: la natura. In essa ha piantato radici di cemento estirpando quelle legnose, svilendone la sua bellezza e rendendolo fragile nella sua struttura. Tutti ingredienti aggiunti dall’uomo che hanno indebolito le basi della Montagna.
In queste ore alcuni centri urbani e
rurali del Gargano stanno vivendo da più giorni momenti di disperazione.
Si sono abbattuti violenti nubifragi che hanno sbriciolato il fragile
terreno di un Gargano dimenticato dalle istituzioni e sedotto quando
servono voti. La situazione è catastrofica. Ne parlano tutti i media
nazionali e internazionali. Le ambasciate straniere invitano i loro
connazionali a rientrare per evitare perdite umane. L’economia è in
ginocchio e chi sperava in un settembre più redditizio ha deposto le
armi chiudendo ombrelloni e annullando prenotazioni nei vari alberghi e
camping.
Da tutti i centri della Capitanata sul
Gargano son giunti aiuti. La Protezione Civile e le autorità locali sono
all’opera. La Prefettura è in continua azione e in essa vi è il centro
di crisi operante H24. Sua Eccellenza il Prefetto di Foggia, Maria Luisa
Latella, ancora una volta sta svolgendo un lavoro encomiabile in
soccorso al territorio.
E le istituzioni regionali e nazionali cosa fanno ? Dove sono? Che intenzioni hanno?
In rete, sui vari social network si è
scatenato un cruento attacco alle istituzioni. Molti chiedono aiuti
nazionali, altri chiedono la presenza e interventi dei nostri politici
eletti a Bari e a Roma. « Cosa vengono a fare ? Non se sono mai
interessati del Gargano non ci servono le passerelle !!!!!!» uno dei
duri commenti scritti su Facebook.
Domani alcuni centri colpiti dal
nubifragio saranno visitati dal Presidente delle Regione Puglia, Nichi
Vendola, e dal capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli. È
confermata anche la presenza del Ministro dell’Ambiente, Gianluca
Galletti. Una visita dovuta che dovrebbe sortire soluzioni e
maggiormente fondi. Si parla di decine di milioni di euro di danni che
il Gargano ha subito. Visite, vicinanze, attenzioni, che servono ben
poco a chi sta piangendo la sua distruzione per opera della natura
modificata dall’uomo. « Che cazzo ci va a fare Vendola?!?! A prendere di
nuovo x il culo tutti...» La dura affermazione, condivisa da molti
cybernauiti, di Raffaele Totaro scritta su Facebook nel profilo di
NewsGargano. Non è da meno Vittorio De Padova che sul suo profilo di
Facebook accusa l’assenza delle istituzioni nazionali «Ci sono state
vittime, danni.....nessun rappresentante del Governo ha fatto un
sopralluogo.....il Gargano si rialzerà e alle prossime elezioni dove
sicuramente non faranno mancare la loro presenza....noi ci faremo
trovare con le mazze....». Ovviamente queste sono solo alcune delle
affermazioni che si possono leggere sui social network: ve ne sono tante
e tutte che convergono accusando chi ha potere politico.
Certo, tutti si scagliano contro chi
dovrebbe e doveva anzitempo pensare al Gargano. Contro chi doveva
evitare lo “spergiuro” dell’abusivismo edile. Una pernacchia a chi da
anni ha lottato per preservare una perla del Belpaese dalla speculazione
di politici faccendieri che con la loro “lingua fluente” hanno promesso
oro colato ed invece hanno dato cemento edificato dopo distruzioni
incendiarie per far spazio alle radici di bitume e cemento.
La visita dei politici servirà? O sarà
l’ennesima passerella cerca voti di chi a mesi sarà chiamato alle urne?
Del resto il Gargano è stato sempre terreno fertile per chi ha campato
sulle spalle dei cittadini. Lo è tutt’ora, con i nostri rappresentanti
che diramano comunicati stampa, come se l’attività politica (ormai un
lavoro a tempo pieno pagato con i nostri soldi) conferita loro fosse
solo quella di parlare invece di agire.
Nel frattempo c’è chi piange il caro
Antonio Facenna che per salvare il suo piccolo podere, che era il suo
sostentamento, ha perso la vita in un mare di fango. C’è chi piange
Vincenzo Blenx, e chi altri cari non ancora ritrovati. C’è anche chi
durante il soggiorno in un resort nella Piana di Mattinatella a circa 30
km da Vieste, ha vissuto un’avventura verosimilmente terminata bene. Un
ragazzo di colore (B.C. le sue iniziali), originario del Gambia e
residente a Foggia, voleva ritornare nel capoluogo per evitare di essere
coinvolto nel disastro che si stava abbattendo nei pressi dov’era
ospite. Erano le undici di sera e doveva prendere il pullman. Non
potendo utilizzare la biglietteria ubicata nel paese, ha deciso di
acquistare il biglietto sul mezzo, Non gliel’hanno permesso per alcune
regole aziendali vigenti di controllo e obliterazioni dell’azienda di
trasporto. Qualcuno ha gridato al razzismo, altri a troppo zelo
aziendale. Non sappiamo quale dei due motivi ha costretto il giovane di
colore a far ritorno nel resort, in preda alla paura. Di una cosa siamo
certi, che nella situazione in cui versava l’area, minacciata dalla
furia della natura mutata dall’uomo, l’azienda dei trasporti poteva
straordinariamente cambiar le regole.
Del resto dimenticare il Gargano è anche
non comprendere chi ha paura del Gargano, specie quando la Montagna del
Sole s’incazza con chi lo ha sedotto e lo sta facendo tutt’ora. La
politica serve; non servono politici politicanti che promettono fumo a
fronte di voti.
Ad Maiora!
Ad Maiora!
Ubicazione:
71014 San Marco in Lamis FG, Italia
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