CASO MARO’, CONTINUA LA MOBILITAZIONE DI CASAPOUND ITALIA: IL 13 APRILE PRESIDIO A BARI
Continua la mobilitazione organizzata da CasaPound Italia in difesa dei marò ingiustamente reclusi in India. Dopo la manifestazione di Roma, davanti Montecitorio, seguita da quelle tenute a Pordenone, Udine, Bolzano, Sassari e Ascoli Piceno, sabato 13 sarà la volta di Bari, con un presidio indetto a partire dalle dieci del mattino nei pressi del palazzo della Direzione marittima regione Puglia, sul Lungomare De Tullio.
“Al contrario della patetica classe politica che ci governa, noi non dimentichiamo Massimiliano Latorre e Salvatore Girone e l’urgenza di risolvere una questione che si trascina in maniera vergognosa da oltre un anno” dichiara Giulio Quarta, responsabile regionale di Cpi. ''CasaPound Italia chiede le dimissioni di Mario Monti da senatore a vita, la chiusura dell’Ambasciata italiana in India e la chiusura dell’ambasciata indiana in Italia, con il divieto per l’ambasciatore di lasciare il paese fino al ritorno dei nostri soldati. Cpi chiede, inoltre, il ritiro immediato delle nostre truppe da tutti gli scenari internazionali come ritorsione per la mancata tutela degli interessi italiani da parte di Onu, Nato e Unione Europea, l'avvio di manovre militari a largo del Kerala e la preparazione di una opzione di intervento militare in India a seguito di una eventuale condanna dei nostri soldati’’.
“Al contrario della patetica classe politica che ci governa, noi non dimentichiamo Massimiliano Latorre e Salvatore Girone e l’urgenza di risolvere una questione che si trascina in maniera vergognosa da oltre un anno” dichiara Giulio Quarta, responsabile regionale di Cpi. ''CasaPound Italia chiede le dimissioni di Mario Monti da senatore a vita, la chiusura dell’Ambasciata italiana in India e la chiusura dell’ambasciata indiana in Italia, con il divieto per l’ambasciatore di lasciare il paese fino al ritorno dei nostri soldati. Cpi chiede, inoltre, il ritiro immediato delle nostre truppe da tutti gli scenari internazionali come ritorsione per la mancata tutela degli interessi italiani da parte di Onu, Nato e Unione Europea, l'avvio di manovre militari a largo del Kerala e la preparazione di una opzione di intervento militare in India a seguito di una eventuale condanna dei nostri soldati’’.
0 commenti:
Posta un commento