Diabete: come scoprirlo fin dai primi sintomi

I sintomi del diabete, soprattutto quelli iniziali, sono diversi da caso a caso e rispetto al tipo di patologia. Per il diabete di tipo 1 si rileva solitamente perdita di peso, senso di stanchezza, pelle secca, sete, poliuria (maggiore quantità di urine), spesso febbre e maggiore sensibilità alle infezioni.

La perdita di peso è causata dalla mancanza di insulina, che costringe le cellule a utilizzare il glucosio nel sangue come energia per le loro attività, ovviando con fonti alternative, come le proteine e i grassi di deposito.

In caso di diabete tipo 2 i sintomi sono, invece, meno evidenti tali da rendere difficoltosa una diagnosi rapida e certa. Si denota, però, un alto valore di glicemia. Un esame del sangue è necessario per diagnosticare il diabete, che deve riscontare un valore di glicemia superiore a 200 mg/dl (in qualsiasi momento della giornata) o valore di glicemia a digiuno (mancata assunzione di cibo per almeno 8 ore) superiore ai 126 mg/dl. Molto spesso queste condizioni sono comuni ad altre patologie, come la displipidemia (eccesso di colesterolo e grassi nel sangue), ipertensione o sovrappeso.

La perdita di peso è causata dalla mancanza di insulina, che costringe le cellule a utilizzare il glucosio nel sangue come energia per le loro attività, ovviando con fonti alternative, come le proteine e i grassi di deposito. La mancanza di insulina causa anche un intensa sensazione di fame (polifagia) e allo stesso tempo la perdita di energia provoca polifagia. Se questa condizione perdura nel tempo si accumulano “corpi chetonici” (delle scorie), correndo il rischio di cheto acidosi, che causa a sua volta disidratazione, vomito, dolori addominali, che se trascurati possono condurre al coma chetoacidosico (soprattutto nel diabete di tipo 1).

Il coma può essere anche causato da un’alta iperglicemia (oltre 600-700 mg/dl), molto più frequente nel diabete mellito di tipo 2.

fonte: malattie-rare.net