LE ASPETTATIVE DEI CITTADINI PUGLIESI NEI CONFRONTI DELLE APERTURE DOMENICALI E FESTIVE DEL COMMERCIO
Tutte le associazioni dei consumatori pugliesi, riunite nell’Istituto Pugliese per il Consumo, hanno commissionato alla Troisi Ricerche un sondaggio per conoscere il parere dei cittadini su “Le aperture domenicali e festive nella distribuzione moderna - Percezioni, comportamenti e aspettative dei cittadini pugliesi nei confronti delle aperture domenicali e festive del commercio”.
L’indagine è stata condotta nell’ambito del programma di intervento 2010 “La Puglia tutela il consumo”
Le interviste sono state svolte con metodologia face to face su un campione di 1.068 individui residenti nei capoluoghi di provincia della regione.
Alla domanda “Quante domeniche vorrebbe fossero aperti i negozi?” il 25,7% ha risposto tutte le domeniche; il 31,9 % vorrebbe l’apertura dei negozi la domenica almeno ogni 14 giorni, il 22,9% li vorrebbe aperti almeno una volta al mese. Questo significa che la maggioranza dei cittadini con il 57,6% vorrebbe i negozi aperti almeno due volte al mese o tutte le domeniche dell’anno.
La città in cui i cittadini chiedono maggiormente aperture domenicali è Trani con il 69,5% dei consensi
Per quanto riguarda l’intenzione di cambiare il giorno dedicato alla spesa alimentare nel caso in cui i supermercati fossero aperti la domenica, c’è un sostanziale pareggio nelle risposte. Il 31.3%, infatti, è propenso a cambiare il giorno della spesa con la domenica, mentre il 33,5% si dichiara propenso a mantenere il giorno attuale. Il 17,4%, infine è orientato a rimanere col suo giorno dedicato alla spesa alimentare, anche se si dichiara disposto a fare qualche volta gli acquisti di domenica.
Chi cambierebbe il giorno di spesa alimentare con la Domenica sono le donne con il 20,4% delle risposte affermative (contro il 11,5% degli uomini).Comunque il 42,4% delle donne, manterrebbe il giorno attuale per fare gli acquisti al supermercato.
Per quanto concerne gli acquisti non alimentari, è stato chiesto di esprimere la propria propensione a fare questo genere di acquisti nell’ipotesi in cui tutti i negozi del centro città e dei centri commerciali fossero aperti di domenica. Il 49,4% continuerebbe ad acquistare questo genere di prodotti preferendo altri giorni, il 46,3% si dichiara propenso a cambiare con la domenica. È interessante notare come siano più le donne (59,2%) a preferire la domenica e a far diventare il giorno preferito per questo genere di acquisti, mentre il 59% degli uomini continuerebbe a preferire gli altri giorni.
Il passaparola tra amici e familiari risulta essere il miglior modo (32,9%) per venire a conoscenza delle aperture domenicali tra i cittadini dei capoluoghi di provincia della Regione Puglia, Gli intervistati che dichiarano di essere informati dai manifesti posti all’esterno dei negozi e in giro per la città sono pari al 26,3% ; il 18,5% lo apprende dai giornali; l’11.5% dalla televisione, il 7,8% da internet e, infine, solo il 3% dai mezzi radiofonici. Il 24.3% dei giovani (18-29 anni) viene a saperlo tramite internet;
Inoltre, un dato molto importante di questo nostro sondaggio che dovrebbe far riflettere gli operatori commerciali. La forte propensione – da parte dei residenti dei capoluoghi di provincia della regione Puglia – a spendere negli orari 13-16. Il 50.2% (cioè 1 su 2) contro il 39,5% degli intervistati infatti, si dichiara propenso a fare acquisti/spesa nell’ipotesi in cui i negozi/supermercati facessero orario continuato. Appare importante infine sottolineare tuttavia che ben il 69.7% degli intervistati si ritiene soddisfatto dell’attuale situazione delle aperture domenicali con qualche lieve cambiamento.
A fronte di questi dati le Associazioni dei consumatori pugliesi rilevano che i cittadini evidentemente vogliono servizi e le imprese dovrebbero cercare di andare incontro a questa richiesta, atteso che troverebbero una domanda capace di supportare eventuali maggiori costi necessari per far fronte alle maggiori aperture. Tuttavia è altrettanto chiaro che la stragrande maggioranza dei pugliesi considera l’attuale assetto delle aperture domenicali soddisfacente (merita di esser considerato che la minoranza di insoddisfatti del 30,3% si divide più o meno equamente fra chi vuole liberalizzare di più e chi vuole chiudere sempre). Pertanto, la legislazione regionale odierna viene dai cittadini considerata come un punto di equilibrio giusto rispetto alle loro aspettative. Tanto premesso le associazioni dei consumatori dichiarano che si opporranno con uguale fermezza sia ai tentativi di liberalizzazione selvaggia, come concepita dal governo nazionale nella recente manovra finanziaria di agosto, sia agli eventuali tentativi di alcune categorie di operatori del commercio tese a far regredire la quantità dei servizi commerciali oggi garantiti dall’attuale assetto normativo.
Ancora le Associazioni invitano i Comuni ad applicare lo strumento che la Regione ha fornito alla piccola distribuzione per poter fare migliore concorrenza alle grandi strutture commerciali, rappresentato dai distretti urbani del commercio. La Regione ha infatti emanato il 15 luglio scorso idoneo regolamento ed ha anche finanziato in concreto 44 Comuni per la loro attuazione, ebbene ad oggi nessun Comune si è neppure mosso per dare seguito a questo strumento. Le Associazioni attendono altresì che la Regione vari al più presto il nuovo regolamento per le medie e grandi superfici chiarendo che il testo sottoposto alla concertazione appare improntato al medesimo giusto equilibrio fra la grande e la piccola distribuzione, atteso che indica come elemento di pianificazione proprio la razionalizzazione del servizio all’utente. Tale regolamento rappresenta di certo un indispensabile strumento per rafforzare la concorrenza nel settore del commercio.
“La convinzione di dare seguito, con fermezza, alla legge regionale 5/2008 scaturisce dall’incontro con i tecnici regionali, Confcommercio, Confesercenti, Lega Cooperative e Mutue Puglia, CRCU (consulta regionale consumatori utenti), rappresentanti della grande distribuzione e Cisl, Uil e Anci.
“Il metodo da noi adottato è sempre quello della concertazione, - sottolinea la vicepresidente della Regione Puglia Loredana Capone – un metodo che abbiamo posto quale condizione essenziale anche per le aperture domenicali proprio perché il lavoro nei giorni festivi sia a servizio di tutta la comunità: per i lavoratori, per i consumatori e per la grande e piccola distribuzione”.
La legge voluta dal Governo prevede la liberalizzazione totale solo per le città turistiche e impone che le attività commerciali siano svolte senza il rispetto degli orari di chiusura, senza l’obbligo della chiusura domenicale e delle festività – dice la Vicepresidente Loredana Capone - la legge regionale presuppone invece che alle aperture domenicali si arrivi solo con la concertazione fra tutti gli operatori e si rivolge a un’area più vasta rispetto alle città turistiche perché guarda anche ai comuni confinanti, in modo da conciliare tutte le esigenze dei consumatori, dei lavoratori e del commercio.
Il nostro obiettivo – continua Loredana Capone – è quello di costituire i distretti urbani del commercio che hanno una logica più vasta della città turistica perché sono aggregazioni che premiano i centri urbani a vantaggio dello sviluppo economico locale. Stiamo immaginando una nuova regolamentazione che preveda – conclude la Vicepresidente- che le strutture commerciali dovranno essere parte integrante delle città, con collegamenti con il trasporto pubblico e perché no anche con piste ciclabili”.
Il sondaggio integrale con i dettagli per città, sesso e tipo di occupazione degli intervistati è scaricabile dal sito www.istitutopuglieseconsumo.it
L’indagine è stata condotta nell’ambito del programma di intervento 2010 “La Puglia tutela il consumo”
Le interviste sono state svolte con metodologia face to face su un campione di 1.068 individui residenti nei capoluoghi di provincia della regione.
Alla domanda “Quante domeniche vorrebbe fossero aperti i negozi?” il 25,7% ha risposto tutte le domeniche; il 31,9 % vorrebbe l’apertura dei negozi la domenica almeno ogni 14 giorni, il 22,9% li vorrebbe aperti almeno una volta al mese. Questo significa che la maggioranza dei cittadini con il 57,6% vorrebbe i negozi aperti almeno due volte al mese o tutte le domeniche dell’anno.
La città in cui i cittadini chiedono maggiormente aperture domenicali è Trani con il 69,5% dei consensi
Per quanto riguarda l’intenzione di cambiare il giorno dedicato alla spesa alimentare nel caso in cui i supermercati fossero aperti la domenica, c’è un sostanziale pareggio nelle risposte. Il 31.3%, infatti, è propenso a cambiare il giorno della spesa con la domenica, mentre il 33,5% si dichiara propenso a mantenere il giorno attuale. Il 17,4%, infine è orientato a rimanere col suo giorno dedicato alla spesa alimentare, anche se si dichiara disposto a fare qualche volta gli acquisti di domenica.
Chi cambierebbe il giorno di spesa alimentare con la Domenica sono le donne con il 20,4% delle risposte affermative (contro il 11,5% degli uomini).Comunque il 42,4% delle donne, manterrebbe il giorno attuale per fare gli acquisti al supermercato.
Per quanto concerne gli acquisti non alimentari, è stato chiesto di esprimere la propria propensione a fare questo genere di acquisti nell’ipotesi in cui tutti i negozi del centro città e dei centri commerciali fossero aperti di domenica. Il 49,4% continuerebbe ad acquistare questo genere di prodotti preferendo altri giorni, il 46,3% si dichiara propenso a cambiare con la domenica. È interessante notare come siano più le donne (59,2%) a preferire la domenica e a far diventare il giorno preferito per questo genere di acquisti, mentre il 59% degli uomini continuerebbe a preferire gli altri giorni.
Il passaparola tra amici e familiari risulta essere il miglior modo (32,9%) per venire a conoscenza delle aperture domenicali tra i cittadini dei capoluoghi di provincia della Regione Puglia, Gli intervistati che dichiarano di essere informati dai manifesti posti all’esterno dei negozi e in giro per la città sono pari al 26,3% ; il 18,5% lo apprende dai giornali; l’11.5% dalla televisione, il 7,8% da internet e, infine, solo il 3% dai mezzi radiofonici. Il 24.3% dei giovani (18-29 anni) viene a saperlo tramite internet;
Inoltre, un dato molto importante di questo nostro sondaggio che dovrebbe far riflettere gli operatori commerciali. La forte propensione – da parte dei residenti dei capoluoghi di provincia della regione Puglia – a spendere negli orari 13-16. Il 50.2% (cioè 1 su 2) contro il 39,5% degli intervistati infatti, si dichiara propenso a fare acquisti/spesa nell’ipotesi in cui i negozi/supermercati facessero orario continuato. Appare importante infine sottolineare tuttavia che ben il 69.7% degli intervistati si ritiene soddisfatto dell’attuale situazione delle aperture domenicali con qualche lieve cambiamento.
A fronte di questi dati le Associazioni dei consumatori pugliesi rilevano che i cittadini evidentemente vogliono servizi e le imprese dovrebbero cercare di andare incontro a questa richiesta, atteso che troverebbero una domanda capace di supportare eventuali maggiori costi necessari per far fronte alle maggiori aperture. Tuttavia è altrettanto chiaro che la stragrande maggioranza dei pugliesi considera l’attuale assetto delle aperture domenicali soddisfacente (merita di esser considerato che la minoranza di insoddisfatti del 30,3% si divide più o meno equamente fra chi vuole liberalizzare di più e chi vuole chiudere sempre). Pertanto, la legislazione regionale odierna viene dai cittadini considerata come un punto di equilibrio giusto rispetto alle loro aspettative. Tanto premesso le associazioni dei consumatori dichiarano che si opporranno con uguale fermezza sia ai tentativi di liberalizzazione selvaggia, come concepita dal governo nazionale nella recente manovra finanziaria di agosto, sia agli eventuali tentativi di alcune categorie di operatori del commercio tese a far regredire la quantità dei servizi commerciali oggi garantiti dall’attuale assetto normativo.
Ancora le Associazioni invitano i Comuni ad applicare lo strumento che la Regione ha fornito alla piccola distribuzione per poter fare migliore concorrenza alle grandi strutture commerciali, rappresentato dai distretti urbani del commercio. La Regione ha infatti emanato il 15 luglio scorso idoneo regolamento ed ha anche finanziato in concreto 44 Comuni per la loro attuazione, ebbene ad oggi nessun Comune si è neppure mosso per dare seguito a questo strumento. Le Associazioni attendono altresì che la Regione vari al più presto il nuovo regolamento per le medie e grandi superfici chiarendo che il testo sottoposto alla concertazione appare improntato al medesimo giusto equilibrio fra la grande e la piccola distribuzione, atteso che indica come elemento di pianificazione proprio la razionalizzazione del servizio all’utente. Tale regolamento rappresenta di certo un indispensabile strumento per rafforzare la concorrenza nel settore del commercio.
“La convinzione di dare seguito, con fermezza, alla legge regionale 5/2008 scaturisce dall’incontro con i tecnici regionali, Confcommercio, Confesercenti, Lega Cooperative e Mutue Puglia, CRCU (consulta regionale consumatori utenti), rappresentanti della grande distribuzione e Cisl, Uil e Anci.
“Il metodo da noi adottato è sempre quello della concertazione, - sottolinea la vicepresidente della Regione Puglia Loredana Capone – un metodo che abbiamo posto quale condizione essenziale anche per le aperture domenicali proprio perché il lavoro nei giorni festivi sia a servizio di tutta la comunità: per i lavoratori, per i consumatori e per la grande e piccola distribuzione”.
La legge voluta dal Governo prevede la liberalizzazione totale solo per le città turistiche e impone che le attività commerciali siano svolte senza il rispetto degli orari di chiusura, senza l’obbligo della chiusura domenicale e delle festività – dice la Vicepresidente Loredana Capone - la legge regionale presuppone invece che alle aperture domenicali si arrivi solo con la concertazione fra tutti gli operatori e si rivolge a un’area più vasta rispetto alle città turistiche perché guarda anche ai comuni confinanti, in modo da conciliare tutte le esigenze dei consumatori, dei lavoratori e del commercio.
Il nostro obiettivo – continua Loredana Capone – è quello di costituire i distretti urbani del commercio che hanno una logica più vasta della città turistica perché sono aggregazioni che premiano i centri urbani a vantaggio dello sviluppo economico locale. Stiamo immaginando una nuova regolamentazione che preveda – conclude la Vicepresidente- che le strutture commerciali dovranno essere parte integrante delle città, con collegamenti con il trasporto pubblico e perché no anche con piste ciclabili”.
Il sondaggio integrale con i dettagli per città, sesso e tipo di occupazione degli intervistati è scaricabile dal sito www.istitutopuglieseconsumo.it
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