Cig in deroga, metà delle Regioni ancora ferme. Liquidazioni a rischio
Sono 10 le regioni
italiane che non consentono ancora
di presentare le domande di Cassa
Integrazione in Deroga a causa di intoppi burocratici o trattative con le parti
sociali che vanno per le lunghe. Abruzzo, Bolzano, Sicilia, Trento, Umbria,
Valle d’Aosta non hanno ancora ufficializzato la data da cui sarà possibile inoltrare le istanze; mentre
in Basilicata e Sardegna
sarà possibile farlo dall’8 aprile;
in Calabria e In Emilia-Romagna dal 6 aprile, ma in quest’ultima regione
l’invio delle richieste per le 4 settimane precedenti si è concluso solo nei
giorni scorsi.
Tutto questo comporta clamorosi ritardi che spostano in avanti
la data di liquidazione ai lavoratori delle somme maturate per la Cig in
Deroga, a cui sono ammesse tutte le aziende escluse dai trattamenti ordinari di
integrazione salariale, per un totale di circa 2,6 milioni di lavoratori
beneficiari. Uno scenario a dir poco critico e grigio, con modalità diverse da
regione e regione, che rendono difficili e tutt’altro che rapidi i tempi di erogazione degli
importi: infatti, solo al termine
dell’invio delle domande e dell’iter procedurale regionale viene
comunicato l’esito all’Inps, che potrà provvedere al pagamento.
È evidente, quindi,
il grande dispendio di energie fisiche e nervose per i Consulenti del
Lavoro, impegnati a combattere contro il tempo, i disservizi informatici e le procedure burocratiche per assicurare ai lavoratori dipendenti delle aziende assistite il giusto sostegno.
Ma l’esasperazione sociale,
in costante crescita, sta creando anche tensioni
diffuse, sfociate in tentativi di aggressione a Consulenti del Lavoro, erroneamente percepiti o ritenuti
dai lavoratori quali responsabili della
mancata percezione delle somme maturate a titolo di ammortizzatori
sociali. “Comprendiamo l’evidente disagio e disperazione dei lavoratori
interessati, ma non possiamo essere noi a pagare oltremodo disservizi e
lungaggini di procedure non idonee alla gestione di un evento così straordinario
- dichiara Marina Calderone,
Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro -.
L’integrità fisica e la sicurezza dei Consulenti del Lavoro non può essere
messa in discussione. Basta già il massimo sforzo possibile che stiamo
producendo per completare tempestivamente quanto di nostra competenza e lo
facciamo tra difficoltà immani. Per questo motivo, - aggiunge - ho scritto al
Ministro dell’Interno, Prefetto Luciana
Lamorgese, per segnalare gli episodi di intolleranza e violenza e chiedere
di rassicurarci del fatto che in nessun modo verrà tollerato alcun
comportamento di violenza o minaccia nei confronti di chi è chiamato a svolgere
la propria professione in questi difficili momenti”. Delle difficoltà delle
procedure per richiedere la Cig in deroga e dei disagi riscontrati dalla
Categoria se ne discuterà il 6 aprile nel corso della diretta di
“Diciottominuti – uno sguardo sull’attualità”, in onda sul sito www.consulentidellavoro.it
e sulla pagina Facebook Consulenti del Lavoro.
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