giovedì 20 dicembre 2018

A Natale regala benessere: intervista all’operatore shiatsu Alessio Bucci

Quale occasione migliore del Natale per fare un regalo che abbia a cuore il benessere e la salute della persona che lo riceve? Se ci pensiamo, tutti non facciamo altro che lamentarci della mancanza di tempo per prenderci cura di noi stessi e della nostra vita frenetica impregnata di stress. Questo Natale può essere il momento giusto per fare un dono diverso come un trattamento shiatsu: dalla parola stessa (指圧? da shi = dito e atsu = pressione), il massaggio giapponese è una tecnica piena di significato e potenzialità in grado di ripristinare il benessere psicofisico di chi si sottopone a questo trattamento. Un trattamento che si basa su precisi rituali e studi: ne abbiamo parlato con Alessio Bucci, operatore di 2^ livello,  studente della scuola  di shiatsu “AURA”  di Foggia che ha risposto a tutte le nostre curiosità,  in anteprima per i lettori di Culttime. 
Alessio Bucci, operatore shiatsu

Come ti sei avvicinato allo shiatsu?
Mi sono sottoposto a questa tecnica in prima persona, per risolvere alcuni problemi di salute. All’età di 23 anni ho cominciato a soffrire di dolori alla  cervicale e alla schiena: dolori che limitavano il mio stile di vita e che erano dovuti allo svolgimento di un lavoro usurante. Fu un collega a suggerirmi di provare lo shiatsu. Incuriosito, prenotai una seduta dal Maestro Pasquale Galantini. Ricordo che notai i risultati sin dalle prime sedute, da allora la mia vita è cambiata. Su proposta del Maestro, decisi di partecipare ad una presentazione dei corsi della scuola shiatsu “AURA”. Da quel giorno,  il  “colpo di fulmine”: non mi sono più fermato e sono diventato un operatore con l’obiettivo di aiutare la gente a stare meglio e migliorare il proprio stile di vita applicando il Metodo Integrato Shiatsu Aura Namikoshi. 

C’è ancora chi confonde questa disciplina con le altre tipologie di massaggio: vuoi spiegarci la differenza? 
Lo shiatsu non è un massaggio ma è una tecnica manuale che utilizza le pressioni per  favorire il benessere globale della persona, proprio come indica l’etimologia stessa del suo nome. A differenza degli altri massaggi, non si utilizzano oli o altre sostanze, non si utilizzano nemmeno attrezzi. L’interlocutore è vestito e la sua efficacia è immediata. 

Un momento di una seduta tradizionale

Come si svolge generalmente una seduta?
Lo shiatsu Namikoshi originale viene praticato a terra su un futon, una sorta di materasso giapponese, rimanendo comodamente vestiti. Personalmente preferisco praticare il M.I.S.A. AURA, vale a dire una tecnica shiatsu aggiornata al nostro stile di vita occidentale in grado di stimolare ben 3400 punti del nostro corpo. Anche in questo caso, l’interlocutore resta comodamente vestito  ma, invece di essere a terra sul futon,  si trova su un classico lettino da massaggi, posizione che ritengo migliore sia per l’interlocutore che per l’operatore.

Quali sono gli ambiti in cui puoi intervenire?
Credo che non ci sia un ambito in cui lo shiatsu sia sconsigliato partendo dal presupposto che male non fa, ovviamente bisogna affidarsi a operatori competenti. 

Quali sono i benefici che apporta un ciclo di sedute?

Sono molteplici e diversificati: dopotutto stiamo parlando di una tecnica che in Giappone viene considerata medicina a tutti gli effetti. Volendo sintetizzare, il  vantaggio principale è quello di migliorare la qualità della vita delle persone a livello psicofisico, contribuendo a  ridurre ansia e stress attraverso lo scioglimento di varie tensioni muscolari.  

 Si potrebbe definire un “massaggio” preventivo o curativo?
Non possiamo parlare di massaggio curativo ma più che altro di una valida tecnica riconosciuta come adatta ad essere utilizzata su uno stato doloroso e, il cui intervento, permette di risolvere questo stato di malessere. In quelle situazioni in cui invece manca lo stato doloroso, lo shiatsu può essere un valido aiuto per mantenere il corpo in uno stato di benessere psicofisico e per renderci più propensi ad affrontare la vita quotidiana.   

Un trattamento shiatsu Namikoshi


Come si riconosce un operatore qualificato?
Un operatore shiatsu qualificato è iscritto al S.I.N.A.P.E. CISL., una sorta di albo ove sono iscritti tutti i professionisti del settore olistico

In cosa consiste la variante di shiatsu che pratichi?
Personalmente ho scelto di studiare e praticare lo shiatsu Namikoshi e il M.I.S.A. che si basano sullo studio dell’anatomia del corpo umano, senza sottovalutare l’aspetto mentale.

Per concludere, cosa consiglieresti a chi non ha ancora provato?
Uso una frase famosa appunto: “provare per credere”, affidandosi sempre a persone qualificate.  Il mondo olistico e ampio e diversificato, bisogna prestare comunque molta attenzione: la diffidenza scompare con l’informazione. Un consiglio valido sempre resta quello di informarsi ed essere responsabili, avendo sempre a cuore la propria salute.
  
Dalila Campanile

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