mercoledì 10 ottobre 2018

Cronaca. Capitanata, le azioni messe a segno dalle Forze dell'Ordine nella giornata odierna


Nota in premessa al comunicato stampa - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno del mittente. Pertanto questo contenuto non è un articolo prodotto dalla redazione.

LUCERA:    COCAINA E FURTO DI ENERGIA ELETTRICA. 42ENNE GIÀ NOTO ARRESTATO DAI CARABINIERI.
Nella mattinata di ieri i Carabinieri della Compagnia di Lucera hanno tratto in arresto CAPOBIANCO Giuseppe, 42enne del posto già gravato da precedenti di polizia, perché ritenuto responsabile dei reati di detenzione illecita di sostanze stupefacenti e furto di energia elettrica.
I militari, nel sottoporre l’uomo ad un normale controllo durante un servizio nel centro storico, si sono insospettiti per il suo atteggiamento particolarmente teso, apparentemente senza motivo, ed hanno deciso di svolgere una verifica più approfondita. La perquisizione è quindi stata estesa anche alla sua abitazione, ed è stato proprio qui che i Carabinieri hanno capito il motivi di tanta agitazione. Il 42enne, infatti, è stato trovato in possesso di circa 20 grammi di cocaina purissima, nascosta nella sua camera da letto, dietro un televisore.
Nella stessa stanza sono stati trovati anche due bilancini di precisione, alcune bustine di cellophane e un termosaldatore portatile, utili per il confezionamento dello stupefacente.
Poco prima di allontanarsi dalla casa, i Carabinieri hanno poi notato anche un'anomalia del contatore ENEL, che aveva acceso il led che normalmente ne segnala il malfunzionamento, nonostante le luci funzionassero regolarmente. È stato così accertato che l’uomo, peraltro esperto di elettrotecnica, aveva realizzato un allaccio abusivo all'illuminazione pubblica.
Il CAPOBIANCO è stato così accompagnato presso la caserma di Via San Domenico per tutti gli accertamenti del caso e dove, alla luce delle evidenze raccolte, è stato dichiarato in arresto.
Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia il 42enne è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa dell'udienza di convalida.

Foggia, la Questura dispone obbligo di soggiorno in sorveglianza speciale per 8 pericolosi pregiudicati.
La Questura di Foggia ha notificato la misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale con Obbligo di Soggiorno, per periodi diversi fra 1 e 5 anni, ad otto pericolosi pregiudicati appartenenti alla criminalità comune ed organizzata locali.
Tali Misure sono state richieste al Tribunale di Bari, in base alla nuova normativa cd. “Codice Antimafia”, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011 n. 159 , come modificato dalla Legge 17 ottobre del 2017 n. 161.
Per 5 di loro, la richiesta è stata effettuata dal Questore di Foggia, per 3 di essi, invece, dal Procuratore della Repubblica di Foggia.
Infatti, gli organi competenti a richiedere tale misura di prevenzione personale al Tribunale di Bari, sono sia il Questore che il Procuratore, che, così come ormai accade sistematicamente in questa provincia, hanno lavorato in pieno coordinamento su tale materia, ritenuta dagli stessi di particolare efficacia per comprimere le azioni di pericolosi soggetti, in fase preventiva.
Le persone sottoposte a tale misura sono:
1.    M. A., classe 1987, di Foggia, soggetto gravitante nell’ambito della criminalità organizzata, nello specifico nel clan facente capo al gruppo MORETTI, con precedenti per traffico di droga, furto aggravato, evasione, detenzione di anni e rapina aggravata, anni 4;
2.    Q. A., classe 1975, di Mattinata, soggetto gravitante nell’ambito della criminalità organizzata, nello specifico nel clan facente capo al gruppo "ROMITO" area garganica "Mattinata-Vieste-Manfredonia, con precedenti per detenzione illegale di armi, rapina, tentato omicidio, lesioni e sequestro di persona, estorsioni e stupefacenti, anni 3;
3.    D.P. M., classe 1987, di Orta Nova,  anni 1;
4.    S. V. classe 1987, di Cerignola anni 2;
5.    L A. , di Orta Nova, classe 1986, anni 3;
6.    G. F. , di Manfredonia, classe 1987, anni 2;
7.    D.S. A di Foggia, classe 1983, anni 1 e mesi 6;
8.    D.E.N. di San Severo, classe 1977, anni 1;
Con tali misure la Polizia di Stato, nello specifico, appartenenti della Divisione Anticrimine e dell’Ufficio Misure di Prevenzione della Questura, e la Procura della Repubblica di Foggia hanno imposto ad 8 pericolosi pregiudicati, significative restrizioni della libertà personale, attraverso pesanti misure limitative, compreso l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza e l’obbligo di stare a casa nelle ore serali e notturne.
La Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, si applica ai soggetti che vengono ritenuti pericolosi per la sicurezza e per la pubblica moralità ed, in particolare, a quei soggetti che, sulla base di elementi di fatto:
- debbano ritenersi abitualmente dediti a traffici delittuosi;
- si sospetta vivano abitualmente, per la condotta ed il tenore di vita, anche in parte, con i proventi di attività delittuose;
- siano sospettati di essere dediti alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo l'integrità fisica o morale dei minorenni, la sanità, la sicurezza o la tranquillità pubblica.

Queste misure rappresentano un altro importante passo in avanti nell'opera di ripristino della legalità nella provincia di Foggia e di restituzione del suo territorio alla collettività, sottoponendo soggetti pericolosi a specifiche forme di controllo e pesanti restrizioni di movimento che, ove violate, comportano l’ arresto immediato e la conduzione in carcere.
Il ricorso alle misure di prevenzione rappresenta, inoltre, un’altra delle modalità con cui la “Squadra Stato” sta caratterizzando la sua azione sul territorio, in piena sinergia e coordinamento fra coloro che la compongono, contro ogni forma di illegalità e criminalità comune ed organizzata.
Peraltro, nei mesi scorsi, la Questura di Foggia ha potenziato la struttura operativa dell’Ufficio Misure Prevenzione Personali e Patrimoniali, ritenendo il ricorso a tali misure di formidabile efficacia nel contrasto della criminalità comune ed organizzata locali. Ciò ha determinato una immediata elevazione del numero delle sorveglianze speciali a carico di pregiudicati appartenenti e non alla C.O. come desumibile dai dati in calce al presente comunicato.
Il ricorso alle misure di prevenzione personali e patrimoniali costituisce anche, peraltro, fondamentale strumento adottato nell’ambito del cd “progetto Mattinata”, strategia elaborata nella citata materia, alla luce della evoluzione relativa al Comune di Mattinata, ritenuto centro nevralgico, per la sua posizione centrale fra Manfredonia, Monte Sant’Angelo e Vieste, finalizzata al completo risanamento di quel territorio sia sotto il profilo amministrativo che giudiziario e di prevenzione: ciò in stretta sinergia con Prefettura, Procura della Repubblica, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza.

MISURE DI PREVENZIONE   PERSONALI
Primi nove mesi
2017
Primi nove mesi
2018
Avvisi orali emessi
65
110
Fogli di via obbligatori emessi
13
19
Daspo irrogati
19
35
Proposte  di sorveglianza speciale inoltrate al Tribunale
26
38

MISURE DI PREVENZIONE   PATRIMONIALI



Primi nove mesi
2017
Primi nove mesi
2018
Misure di prevenzione patrimoniali proposte al Tribunale

2
7
Misure di prevenzione patrimoniali ( sequestri e/o confische) eseguite
2
2
Valore stimato dei beni sequestrati                                                  
400.000
550.000
Valore stimato dei beni confiscati                                               
400.000
1.000.000

Misure di prevenzione patrimoniali e personali eseguite

•    Confisca a carico di Di Summa Salvatore, nato a Poggio Imperiale (FG) il 22.07.1969
•     Valore stimato circa quattrocentomila euro)
•    Confisca a carico di Notarangelo Matteo, nato San Severo (FG) il 22.05.1956 (Valore stimato circa un milione di euro)
•    Sequestro anticipato a carico di Bruno Angelo, nato a Foggia il 20.09.1968   Valore stimato circa cinquecentocinquantamila euro)

Sono in corso di valutazione presso il Tribunale di Bari, ben 5 misure di prevenzione patrimoniali richieste dal Questore di Foggia, per un valore di circa 6.000.000 di euro.

CERIGNOLA: SORPRESO  DAI CARABINIERI A RUBARE PESCHE DA UN FRUTTETO DI SAN FERDINANDO.
I fatti risalgono allo scorso 11 agosto, quando BALDUCCI ANGELO, cl. '84, pregiudicato del posto e già arrestato qualche settimana fa per una brutale aggressione, con tanto di coltello, ai danni della ex compagna, era abusivamente entrato, insieme ad altri complici rimasti al momento sconosciuti,  in un fondo agricolo nelle campagne di San Ferdinando di Puglia, impossessandosi di circa sette quintali di pesche. Il proprietario del fondo, avvisato di quanto stava accadendo, aveva immediatamente raggiunto la sua proprietà, sorprendendo tre uomini a fare razzia dei suoi prodotti. I tre, vistisi scoperti, anziché abbandonare tutto e fuggire, si erano avventati contro il malcapitato, minacciandolo anche di morte, riuscendo così a portare via le pesche che erano riusciti a prendere.
Le immediate indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di San Ferdinando di Puglia, sotto la direzione del Comando della Compagnia di Cerignola, avevano permesso di identificare proprio nel BALDUCCI uno dei tre malfattori. Il GIP del Tribunale di Foggia, concordando pienamente con le indagini dei Carabinieri e con la successiva richiesta del Pubblico Ministero, ha quindi emesso un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari a suo carico, in quanto gravemente indiziato del reato di rapina aggravata, che è stata eseguita.
Sono comunque ancora in corso le indagini per risalire all’identità dei complici dell'arrestato.

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