Emergenza Caporalato. Le iniziative in Capitanata
Dopo il vertice sulla sicurezza dei braccianti e sul caporalato, sono previste varie manifestazioni da parte di organizzazioni sindacali, politiche e associative. Di segutio due comunicati a tal fine.
"I militanti e i dirigenti di Articolo 1 di Capitanata parteciperanno alla manifestazione contro il caporalato indetta da sindacati e associazioni, insieme al coordinatore nazionale, Roberto Speranza. La sua presenza rafforza il senso della visita al ghetto di Rignano poco dopo la fondazione di Articolo 1.
A distanza di poco più di un anno, gli eventi tragici di questi giorni ci restituiscono tutti i limiti di un impianto legislativo e amministrativo di lotta al caporalato e di integrazione sociale buono sulla carta e poco efficace nella realtà.
“Le leggi ci sono”, si dice, ed è vero. Ma serve al più presto che tutti gli attori facciano la loro parte. Le istituzioni, i produttori, il sistema dei controlli, i servizi a disposizione di chi cerca e offre lavoro in sicurezza e rispettando diritti e dignità dei lavoratori. Ciascuno di questi segmenti del sistema è in sofferenza. La filiera di produzione risente dei bassi costi, la dotazione degli ispettorati del lavoro è insufficiente, il sistema di reclutamento pubblico e di trasporto è praticamente inesistente, le sanzioni sono sporadiche e impercettibili. In questo limbo istituzionale e sociale prosperano illegalità e criminalità organizzata. Proposte, idee, soluzioni sono da tempo note, serve un’azione decisa per trasformarle in prassi condivisa e consolidata.
In Parlamento e in Consiglio Regionale il nostro apporto di idee e sostegno politico non mancheranno a chi voglia impegnarsi a concretizzare ciò che di buono esiste e a costruire sistemi più giusti ed equi di relazione tra lavoratori, italiani e stranieri, e imprese.
Eppure, anche questo sforzo importantissimo sarà insufficiente senza una vera politica per l’integrazione che riconosca i migranti come cittadini. Per questa ragione, l’approccio intollerante e propagandistico del governo “del cambiamento” non è solo contrario ai valori democratici, di solidarietà e di umanità degni di un paese civile, ma è un impedimento alla costruzione di un clima sociale in cui quelle politiche possano maturare e attecchire. I valori della solidarietà e della dignità del lavoro non si affermano se non diventano bene comune, riconosciuto da tutti e per tutti. In questo senso, i segnali chiari che vengono dalle forze del lavoro e dell'associazionismo di Capitanata, e dalla comunità cattolica, con in testa il Vescovo Mons. Pelvi, sono elementi preziosissimi di una traccia di lavoro politico e civile che non dobbiamo smarrire. Noi sfileremo anche per questo, per onorare la memoria di 16 lavoratori, e per riaffermare valori e principi che sono alla base del nostro impegno"
“L’Anpi di Capitanata aderisce alla manifestazione di Foggia indetta dai sindacati per mercoledì pomeriggio 8 agosto 2018 contro lo sfruttamento bestiale operato in agricoltura attraverso l’odiosa pratica del caporalato, che colpisce i lavoratori agricoli italiani e stranieri. L’Anpi, di fronte alla terribile tragedia che ha coinvolto nel giro di tre giorni la Capitanata, eleva la sua voce contro il dilagare delle pratiche illegali in agricoltura e anche in altri settori lavorativi che schiacciano pesantemente la dignità del lavoro e dei lavoratori, sottoponendoli a condizioni di vita intollerabili in una società moderna e democratica. Questa nuova tragedia deve indurre le autorità preposte e le forze di governo ad intensificare tutte le forme di controllo sul trasporto, sul reclutamento della manodopera, sul rispetto delle norme contrattuali e a stroncare le nuove forme di schiavismo che stanno fiorendo, soprattutto nel Mezzogiorno. Essa richiama altresì le istituzioni e i cittadini a non chiudere gli occhi di fronte a questi fenomeni e a mettere in campo tutte le più efficaci forme di solidarietà nello spirito della nostra Carta costituzionale che non ammette distinzioni di razza. L’Anpi provinciale invita tutte le proprie organizzazioni a fare tutti gli sforzi per assicurare una massiccia presenza nel solco di una consolidata tradizione”.
Braccianti deceduti. Azzarone/Emanuele: "La comunità del PD parteciperà alla manifestazione indetta da sindacati e associazioni. A partire da Foggia costruiamo nuovi modelli di integrazione e coesione sociale"
Dichiarazione di Lia Azzarone, segretario provinciale del Partito Democratico foggiano, e Davide Emanuele, segretario del Circolo di Foggia
La comunità politica del Partito Democratico di Foggia e della Capitanata parteciperà alla manifestazione indetta dalle organizzaizoni sindacali dei lavoratori agricoli e dalle asso-ciazioni impegnate nell'accoglienza, l'assistenza e l'integrazione dei migranti.
Avvertiamo il dovere di manifestare apertamente la nostra compassione per le vittime degli incidenti stradali di questi giorni e di manifestare altrettanto apertamente la nostra partecipazione attiva alle azioni di tutela dei diritti e delle vite dei lavoratori. "Senza distin-zione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali" com'è sancito dalla Costituzione repubblicana anche grazie a Giuseppe Di Vittorio e al movimento bracciantile.
Nelle campagne del Sud, soprattutto del Sud, si combatte contro i moderni schiavisti. Da una parte i caporali e i criminali; dall'altra le istituzioni territoriali e nazionali, le organizza-zioni sindacali e datoriali, le associazioni di volontariato, la gente che avverte il bisogno di contribuire con il tanto o il poco che può. Il Partito Democratico è schierato al loro fianco contro il caporalato, per il rispetto dei diritti dei lavoratori e per la costruzione di un sistema economico fondato sulla legalità.
La presenza a Foggia, questa mattina, del segretario nazionale Maurizio Martina e pima ancora l'approvazione della legge contro il caporalato, di cui proprio Martina fu promotore insieme ad Andrea Orlando, confermano e rafforzano la nostra volontà di costruire, anche a Foggia o partendo da Foggia, nuovi modelli di integrazione e di coesione sociale.
Questo è il momento della solidarietà, non della contrapposizione e dell'odio.
"I militanti e i dirigenti di Articolo 1 di Capitanata parteciperanno alla manifestazione contro il caporalato indetta da sindacati e associazioni, insieme al coordinatore nazionale, Roberto Speranza. La sua presenza rafforza il senso della visita al ghetto di Rignano poco dopo la fondazione di Articolo 1.
A distanza di poco più di un anno, gli eventi tragici di questi giorni ci restituiscono tutti i limiti di un impianto legislativo e amministrativo di lotta al caporalato e di integrazione sociale buono sulla carta e poco efficace nella realtà.
“Le leggi ci sono”, si dice, ed è vero. Ma serve al più presto che tutti gli attori facciano la loro parte. Le istituzioni, i produttori, il sistema dei controlli, i servizi a disposizione di chi cerca e offre lavoro in sicurezza e rispettando diritti e dignità dei lavoratori. Ciascuno di questi segmenti del sistema è in sofferenza. La filiera di produzione risente dei bassi costi, la dotazione degli ispettorati del lavoro è insufficiente, il sistema di reclutamento pubblico e di trasporto è praticamente inesistente, le sanzioni sono sporadiche e impercettibili. In questo limbo istituzionale e sociale prosperano illegalità e criminalità organizzata. Proposte, idee, soluzioni sono da tempo note, serve un’azione decisa per trasformarle in prassi condivisa e consolidata.
In Parlamento e in Consiglio Regionale il nostro apporto di idee e sostegno politico non mancheranno a chi voglia impegnarsi a concretizzare ciò che di buono esiste e a costruire sistemi più giusti ed equi di relazione tra lavoratori, italiani e stranieri, e imprese.
Eppure, anche questo sforzo importantissimo sarà insufficiente senza una vera politica per l’integrazione che riconosca i migranti come cittadini. Per questa ragione, l’approccio intollerante e propagandistico del governo “del cambiamento” non è solo contrario ai valori democratici, di solidarietà e di umanità degni di un paese civile, ma è un impedimento alla costruzione di un clima sociale in cui quelle politiche possano maturare e attecchire. I valori della solidarietà e della dignità del lavoro non si affermano se non diventano bene comune, riconosciuto da tutti e per tutti. In questo senso, i segnali chiari che vengono dalle forze del lavoro e dell'associazionismo di Capitanata, e dalla comunità cattolica, con in testa il Vescovo Mons. Pelvi, sono elementi preziosissimi di una traccia di lavoro politico e civile che non dobbiamo smarrire. Noi sfileremo anche per questo, per onorare la memoria di 16 lavoratori, e per riaffermare valori e principi che sono alla base del nostro impegno"
“L’Anpi di Capitanata aderisce alla manifestazione di Foggia indetta dai sindacati per mercoledì pomeriggio 8 agosto 2018 contro lo sfruttamento bestiale operato in agricoltura attraverso l’odiosa pratica del caporalato, che colpisce i lavoratori agricoli italiani e stranieri. L’Anpi, di fronte alla terribile tragedia che ha coinvolto nel giro di tre giorni la Capitanata, eleva la sua voce contro il dilagare delle pratiche illegali in agricoltura e anche in altri settori lavorativi che schiacciano pesantemente la dignità del lavoro e dei lavoratori, sottoponendoli a condizioni di vita intollerabili in una società moderna e democratica. Questa nuova tragedia deve indurre le autorità preposte e le forze di governo ad intensificare tutte le forme di controllo sul trasporto, sul reclutamento della manodopera, sul rispetto delle norme contrattuali e a stroncare le nuove forme di schiavismo che stanno fiorendo, soprattutto nel Mezzogiorno. Essa richiama altresì le istituzioni e i cittadini a non chiudere gli occhi di fronte a questi fenomeni e a mettere in campo tutte le più efficaci forme di solidarietà nello spirito della nostra Carta costituzionale che non ammette distinzioni di razza. L’Anpi provinciale invita tutte le proprie organizzazioni a fare tutti gli sforzi per assicurare una massiccia presenza nel solco di una consolidata tradizione”.
Braccianti deceduti. Azzarone/Emanuele: "La comunità del PD parteciperà alla manifestazione indetta da sindacati e associazioni. A partire da Foggia costruiamo nuovi modelli di integrazione e coesione sociale"
Dichiarazione di Lia Azzarone, segretario provinciale del Partito Democratico foggiano, e Davide Emanuele, segretario del Circolo di Foggia
La comunità politica del Partito Democratico di Foggia e della Capitanata parteciperà alla manifestazione indetta dalle organizzaizoni sindacali dei lavoratori agricoli e dalle asso-ciazioni impegnate nell'accoglienza, l'assistenza e l'integrazione dei migranti.
Avvertiamo il dovere di manifestare apertamente la nostra compassione per le vittime degli incidenti stradali di questi giorni e di manifestare altrettanto apertamente la nostra partecipazione attiva alle azioni di tutela dei diritti e delle vite dei lavoratori. "Senza distin-zione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali" com'è sancito dalla Costituzione repubblicana anche grazie a Giuseppe Di Vittorio e al movimento bracciantile.
Nelle campagne del Sud, soprattutto del Sud, si combatte contro i moderni schiavisti. Da una parte i caporali e i criminali; dall'altra le istituzioni territoriali e nazionali, le organizza-zioni sindacali e datoriali, le associazioni di volontariato, la gente che avverte il bisogno di contribuire con il tanto o il poco che può. Il Partito Democratico è schierato al loro fianco contro il caporalato, per il rispetto dei diritti dei lavoratori e per la costruzione di un sistema economico fondato sulla legalità.
La presenza a Foggia, questa mattina, del segretario nazionale Maurizio Martina e pima ancora l'approvazione della legge contro il caporalato, di cui proprio Martina fu promotore insieme ad Andrea Orlando, confermano e rafforzano la nostra volontà di costruire, anche a Foggia o partendo da Foggia, nuovi modelli di integrazione e di coesione sociale.
Questo è il momento della solidarietà, non della contrapposizione e dell'odio.
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