Foggia, l’Ente Provincia chiude i battenti per la Diomede Srl
di Nico Baratta
Non c’è più nulla da fare. Per l’Ente Provincia di Foggia la società Diomede Srl deve chiudere. A dir il vero ha già chiuso, giacché dall’8 maggio i 31 dipendenti sono senza lavoro e presidiano, sotto forma di protesta, nel cortile di Palazzo Dogana. Insomma, un Ente “fantasma” sorretto da un organo politico superstite della legge Delrio, e con loro i dirigenti e impiegati, ma non chi ha lavorato sotto forma di cooperative o similari, ha deciso la sorte di 31 famiglie. Un futuro che da tempo era all’attenzione degli organi preposti e che non hanno mai voluto affrontare per risolverlo, o per lo meno arginarlo. Eppure le richieste son state sempre portate al tavolo competente di un’amministrazione che negli anni ha inglobato personale su personale senza mai preoccuparsi del futuro.
Dice bene uno dei manifesti funebri che i 31 ormai inoccupati hanno affisso dentro e fuori Palazzo Dogana: “Dopo lunga e penosa agonia, circondato dall’affetto dei suoi cari utenti e dipendenti che da 20 anni hanno prestato il servizio pubblico a migliaia di utenti (alunni, docenti, visitatori, altri musei), su disposizione della Provincia, è venuto a mancare il nostro caro e amato Museo Provinciale del Territorio, etc…” Naturalmente il necrologio riguarda tutte le strutture cui lavoravano i dipendenti della Diomede, che non era solo il Museo.
In una nota stampa dei sindacati di settore pervenuta presso la redazione si legge «Nonostante la delibera del Consiglio provinciale del 5 maggio che li definisce “servizi essenziali” ed esprime la volontà politica di continuare ad erogare tali servizi, permane l’ordine di chiusura dei Musei provinciali, dell’Osservatorio del turismo e dell’Infopoint da parte della Provincia. I lavoratori della Società Diomede che nei giorni scorsi, assumendosi responsabilità personali, hanno tenuto aperte le strutture per garantire il servizio pubblico, sono ancora privi di certezze, con il perdurare della situazione si prospettano gravi disagi per gli utenti. I lavoratori, in stato di agitazione permanente, presidiano Palazzo Dogana e le strutture, in attesa degli atti formali per la prosecuzione dei servizi». In altre parole ciò che si diceva in giro ma che nessuno degli altolocati dell’Ente affermava, i 31 dipendenti della Diomede nel mese di aprile hanno lavorato senza percepire remunerazione, in quanto la convenzione con la Provincia era scaduta a marzo ed era senza copertura finanziaria.
Tuttavia quei 31 dipendenti negli anni, oltre a subire “mutazioni contrattuali” con il risultato di ripercussioni sulla retribuzione (da ex LSU art.10), si trovano ancora una volta a fronteggiare una situazione che doveva essere risolta già dalla Giunta Pepe con l’internalizzazione, ed invece si trovano a stigmatizzare (siamo buoni…) il solito comportamento di politici, per lo più non espressione diretta del popolo e senza un poteri diretti, succubi di dirigenti, anche prossimi alla pensione (con in tasca probabili future collaborazioni ministeriali), che girano il capo al primo appello d’aiuto.
È anche vero che oggi l’Ente Provincia di quattrini ne ha ben pochi, ma necessari (come sempre…) a garantire gli stipendi dei dirigenti e degli impiegati, rimborsi spesa di politici, utilizzo di materiale vario per uffici. Soldi che mancano finanche al ripristino di strutture di loro proprietà, non di gestione, come per esempio il Museo Interattivo che ha sede presso l’ITI Altamura-da Vinci, chiuso da più di 2 anni per infiltrazioni di acqua. Una struttura che era da sostegno agli alunni degli istituti tecnici e scientifici, oltre che a tutta la cittadinanza per i suoi contenuti. Soldi che mancano per altri ma non per stipendiare direttori che ottengono dubbi risultati su strutture pubbliche che lamentano interventi e che non meno di un anno fa furono annacquati, rovinando testi antichi e importanti della provincia di Foggia. Un bel esempio che andava risolto con l’allontanamento del responsabile e che oggi è al suo posto senza batter ciglio. Gatta ci cova….
Ora quelle 31 persone, con famiglia sulle spalle, sono li nel cortile di Palazzo Dogana. Manifestano il loro sacrosanto diritto al lavoro, mentre altre (chiamiamole persone…) sono li a Palazzo Dogana ma negli uffici, chi dirigenziali, chi politici, ci impiegatizi. Sottile differenza tanto grande quanto è il dramma di quei 31 dipendenti inoccupati della Diomede Srl.
Ad Maiora!
Ubicazione:
Piazza XX Settembre, 71121 Foggia FG, Italia
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