lunedì 11 novembre 2013

Pagamenti con la carte di credito, le spese matte degli italiani

Che gli italiani abbiano un cattivo rapporto con i pagamenti con carta elettronica è un mito tutto da sfatare. È quanto emerge dall’ultimo studio dell’Osservatorio SuperMoney, che ha analizzato le 35mila richieste di comparazione pervenute al portale tra febbraio e ottobre 2013. Oggetto dei confronti le carte di pagamento, da quelle ricaricabili a quelle del circuito CartaSì (http://carta-di-credito.supermoney.eu/cartasi/) fino alla carte revolving.

I risultati della ricerca confermano che i consumatori sempre più spesso usano una carta di pagamento (http://carta-di-credito.supermoney.eu) per le loro spese, complice anche la riduzione di liquidità provocata dalla crisi. L’analisi mostra una crescita sia nell’importo di spesa con questi strumenti sia delle richieste per ottenere una carta di credito.
Nel compilare la richiesta di confronto, infatti, gli utenti dovevano dichiarare quanto spendevano mediamente con la loro carta, o quando pensavano che avrebbero speso una volta che ne avessero ottenuta una. I risultati mostrano che, in media, gli italiani spendono 872,33 euro al mese, a prescindere del tipo di carta utilizzata nei pagamenti.

In dettaglio, gli utenti hanno dichiarato di spendere 767,80 euro con la carta di credito a saldo, 625,71 euro con la carta ricaricabile e 749,39 euro al mese con la carta revolving.

Ricordiamo che la carta revolving è un particolare tipo di carta, a metà tra lo strumento di pagamento e il finanziamento: infatti permette di dilazionare l’addebito dell’importo speso in più rate, a differenza delle carte di credito tradizionali, che invece prevedono l’addebito in un’unica soluzione il mese successivo alla spesa.

Proprio questa caratteristica sembra rendere le carte revolving quelle più richieste al momento, soprattutto dai giovani: il 46,28% degli utenti, cioè quasi la metà del campione, ha infatti richiesto un confronto sul portale SuperMoney proprio su questa particolare tipologia di carta.

Attenzione però, a volte non si è pienamente consapevoli delle modalità di utilizzo delle carte revolving e si rischia di incorrere in spiacevoli inconvenienti. Andrea Mandredi, Amministratore Delegato di SuperMoney, mette in guardia da questi rischi: “Molti consumatori sono attratti dai messaggi pubblicitari delle carte revolving ma non ne conoscono a fondo i rischi. È vero, infatti, che consentono di rimborsare gli importi spesi in modalità rateale, ma a fronte di interessi spesso elevatissimi”.

Molto spesso proprio i giovani sono attratti da questo meccanismo di pagamento, anche per la difficoltà di accedere ai prestiti personali. Tuttavia è bene non lasciarsi prendere la mano, pensando che la soluzione sia posticipare il pagamento: “L'idea di poter spendere liberamente tanto poi pago a rate può indurre molti a sottostimare la sostenibilità economica di questi strumenti di pagamento. – continua Manfredi – Non si tratta di semplici carte di credito: è fondamentale leggere con attenzione le condizioni contrattuali per non cadere nel vortice dei debiti”.

Per quanto riguarda le tradizionali carte di credito a saldo, invece, ne ha fatto richiesta il 34,39% degli utenti: probabilmente questa percentuale è dovuta al fatto che questo strumento è già ampiamente diffuso nei portafogli degli italiani.

Infine, solo il 19,33% del campione del campione ha scelto di confrontare le carte prepagate, forse penalizzate dal fatto di non prevedere l’addebito il mese successivo al pagamento.

SuperMoney

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