martedì 19 novembre 2013

Guida alle agevolazioni fiscali per mobili e elettrodomestici

di L.B.
La detrazione del 50% sulle ristrutturazioni prevede agevolazioni fiscali 10 mila euro da utilizzare per l'acquisto di mobili e elettrodomestici. Ecco una mini guida con tutto quello che c'è da sapere.

Lo sgravio può essere molto conveniente per chi decide di ristrutturare una parte della propria abitazione. Le informazioni contenute nella guida tengono conto anche delle novità previste dalla Legge di stabilità attualmente in discussione in Parlamento, che prevede il prolungamento delle detrazione del 50% e 65% sino alla fine del 2014.

Che cosa è il Bonus mobili? E' una detrazione IRPEF del 50% sulle spese per l'acquisto di arredamento o elettrodomestici entro un tetto massimo di 10 mila euro. La spesa per i mobili deve rientrare in un intervento di ristrutturazione anch'esso agevolato al 50%, ma il tetto massimo si accumula a quello di 96 mila euro previsto per la ristrutturazione (dunque in totale il tetto massimo diventa di 106 mila euro).

Per quali interventi di ristrutturazione scatta? Gli interventi di ristrutturazione per i quali può scattare il Bonus mobili sono quelli di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, ricostruzione o ripristino dell'immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi (ma solo in caso di stato di emergenza), restauro e risanamento conservativo. Da notare che il Bonus è valido anche per gli interventi di rifacimento dell'impianto elettrico.

Quali beni rientrano nel Bonus mobili? Qualsiasi tipo di arredamento nuovo, dunque cucine, camere da letto, salotti, bagni, etc.. L'agevolazione vale anche per le singole unità come armadi, sedie, tavoli o per gli apparecchi di illuminazione che vadano a completare l'intervento di ristrutturazione. Nulla da fare invece per complementi d'arredo come specchi, tende e tappeti. Nella spesa detraibile possono rientrare anche i costi di trasporto e montaggio.

E gli elettrodomestici? Il Bonus mobili vale per tutti i cosiddetti grandi elettrodomestici, cioè gli elettrodomestici come frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie e simili che abbiano classe energetica A+ (A per i forni). Per conoscere l'elenco completo degli elettrodomestici detraibili è bene consultare l'allegato della direttiva 2002/95/CE sui RAEE, recepita nell'ordinamento italiano con il d.lgs. 151/2005. Esso, oltre agli elettrodomestici già citati,comprende congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, e apparecchi per il condizionamento.

Quali sono le tempistiche? Il Bonus mobili vale per tutte le spese sull'acquisto di arredamento o elettrodomestici effettuate dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014 e inserite in un intervento di ristrutturazione le cui spese siano state sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2014. E' importante sapere che dopo il 31 dicembre 2014, a differenze degli sgravi del 50% e 65% (che continueranno in forma ridotta), il Bonus mobili non verrà prorogato.

Come devono essere fatti i pagamenti delle spese da detrarre? Valgono le stesse regole della detrazione 50%: le spese vanno pagate con bonifico bancario o postale. La data presente sul modulo del bonifico fa fede per la detrazione. Solo per il Bonus mobili 2013 possono essere utilizzate anche le carte di debito o credito. Non è invece possibile pagare con assegno o contanti.

Il Bonus mobili vale anche per il condominio? Sì, come la detrazione del 50%, anche il Bonus mobili vale per le parti comuni soggette ad un intervento di ristrutturazione. Nel caso specifico, tuttavia, i mobili e gli elettrodomestici devono servire ad arredare le stesse parti comuni, di conseguenza i condomini non possono utilizzare la detrazione condominiale per le loro singole abitazioni.

Quali documenti conservare? Chi usufruisce della detrazione del 50% e del Bonus mobili deve conservare, per rispondere a eventuali controlli fiscali, le ricevute dei bonifici di pagamento effettuati e le fatture. Per i pagamenti con carta di credito o debito le ricevute del pagamento e le distinte di addebito sul proprio conto corrente della spesa effettuata.
[nb]

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