Rc auto: stop al "decreto ammazza risarcimenti". Uno scandalo tutto italiano
Continua la battaglia contro il decreto soprannominato, a ragione, “ammazza risarcimenti” che vuole abbattere sino al 60 % il valore delle liquidazioni in favore dei danneggiati e vittime della strada rispetto alla più equa Tabella del Tribunale di Milano, ormai generalmente riconosciuta dalla giurisprudenza a tutti i livelli come la più giusta e corretta per garantire un degno ristoro a seguito dei danni biologici e più genericamente non patrimoniali subiti a seguito di sinistri stradali.L’inciucio è servito, come si evince dal
comunicato dell’AIFVS (Associazione Familiari Vittime della Strada) che riportiamo integralmente, perché siamo increduli nel riportare quanto accaduto presso il Ministero della Salute che dovrebbe tutelare i diritti dei cittadini e delle vittime degli incidenti stradali, mentre pare si sia letteralmente schierato a favore della potente lobby delle compagnie assicurative, degnamente rappresentata da codesto governo in prorogatio, per un abbattimento dei risarcimenti e quindi per un’umiliazione di quei diritti sacrosanti che la giurisprudenza nel corso degli anni ha riconosciuto in ragione di superiori valori costituzionalmente garantiti.
“Oggi una delegazione di esperti dell’Associazione Familiari Vittime della Strada, guidata dalla Presidente Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, è stata ricevuta al Ministero della Salute sulla questione del decreto ammazza risarcimemti.
Ha partecipato alla riunione anche una delegazione dell’ANIA.
Gli esponenti del Ministero hanno manifestato sin dall’inizio una sintonia con le posizioni assicurative, richiamando una presunta correlazione tra risarcimenti e premi e tentando una ingiustificata mediazione al ribasso sui diritti fondamentali delle Vittime.
Inoltre, il Ministero non ha voluto prendere atto che il decreto è superato dalla giurisprudenza e dagli atti parlamentari, sostenendo di fatto una prassi risarcitoria del tutto inadeguata.
Nonostante ripetute richieste di chiarimento, il Ministero non ha fornito alcuna indicazione sul percorso futuro del decreto ammazza risarcimenti
L’Associazione ha fornito ampia documentazione scritta a motivazione delle sue contestazioni alla tabella, insieme alla mozione presentata dall’On. Boccuzzi lo scorso 16 aprile”.
Lo “Sportello dei Diritti”, nella persona del fondatore Giovanni D'Agata, si unisce al grido d’allarme e alla posizione dell’AIFVS che ha comunicato che “non intende avallare un simile tentativo riduzionista e si appellerà al Presidente della Repubblica, ai Presidenti di Camera e Senato per impedire un ulteriore danno alle Vittime”.
Sportello dei Diritti
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