domenica 11 novembre 2012

Guida alla scelta del sistema di riscaldamento più indicato

Esistono differenti tipologie di stufe: gpl, a petrolio, a pellet e altro ancora. Vediamo più nel dettaglio i vantaggi delle stufe gpl e a petrolio.
Le stufe a petrolio funzionano attraverso un combustibile liquido e inodore, permettono di riscaldare grandi ambienti (fino a 90mq), possono avere autonomia fino a 24 ore e lo stoccaggio del combustibile non richiede molto spazio. Inoltre, l’assenza della canna fumaria, permette di spostarle senza problemi. Esistono diverse tipologie di stufe a petrolio a seconda della grandezza degli ambienti da riscaldare e della tecnologia utilizzata: le stufe a regolazione manuale, dette “a stoppino”, sono indicate per localifino a 35mq; per gli ambienti fino a 45mq, invece, è consigliabile utilizzare le stufe a doppia fase di combustione. Infine, per ambienti più grandi esistono le stufe elettroniche che, oltre a permettere di regolare la temperatura automaticamente attraverso un timer presentano anche una superficie esterna antiscottatura.

Le stufe a gpl, stufe funzionanti a gas gpl, possono essere utilizzate in modo efficace in ambienti fino ai 35mq. Sono spesso consigliabili perché sicure e poco ingombranti e possono essere spostate agevolmente perché non hanno collegamento con la canna fumaria. Le stufe a gas si dividono in due tipologie: stufe a infrarossi e catalitiche. Mentre quelle a infrarossi concentrano il calore al centro della stufa quelle catalitiche hanno diffusione più ampia e senza fiamma esterna.

Le stufe elettriche al quarzo, invece, riscaldano direttamente ciò che è presente nel loro raggio di azione, senza riscaldare l’aria circostante. Per questa ragione hanno maggiore risparmio di energia ma tendono a essere meno efficaci nel caso sia necessario riscaldare interi ambienti.
Indipendentemente dalla tipologia di stufa utilizzata è consigliabile aerare gli ambienti ogni due o tre ore.

Una valida alternativa alle stufe sono i termoventilatori, indicati per il riscaldamento di piccoli ambienti come potrebbero essere ad esempio i bagni.
Il termoventilatore funziona a corrente elettrica: tramite una ventola e una resistenza scalda l’aria e la diffonde nell’ambiente.  Il termoventilatore è maneggevole e riscalda rapidamente, anche se non può essere tenuto acceso per troppe ore consecutive; per questa ragione è frequentemente utilizzato per il riscaldamento dei bagni, per rendere l’ambiente più caldo nel momento della doccia e poi spegnerlo una volta terminato l’utilizzo.
Nel caso l’ambiente da riscaldare sia più grande è consigliabile optare piuttosto per un termoconvettore che diffonde il calore più uniformemente e può rimanere acceso per diverse ore come un classico termosifone. I consumi del termoconvettore, inoltre, sono più bassi rispetto a quelli di un termoventilatore.

Ulteriore opzione per riscaldare la propria casa sono i radiatori a olio: ne esistono di diverse tipologie, e possono essere più o meno potenti arrivando ad una potenza massima di 2200watt.
I radiatori a olio funzionano come veri e propri termosifoni, con la differenza che vanno ad energia elettrica. Non sono rapidissimi nel raggiungimento della temperatura ma una volta raggiunta  sono in grado di mantenerla efficacemente anche grazie al termostato che consente una regolazione autonoma della temperatura.

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